GUS GUS

Italy's fastest car



Slow Dance Milano inizia la produzione del video sul Team GUS GUS





Trattamento del video



La storia di un gruppo di professionisti italiani, amici soprattutto, che hanno dato la loro vita alla velocità. Un grande esempio di genio nostrano, capace di sfidare da un officina brianzola, con risorse economiche limitate, team stranieri con alle spalle potenze di ricerca come il MIT . Una prova di forza e abnegazione, un sogno realizzato con l’esperienza e la baldanza dei vecchi pionieri della nostra nazione. Una storia che tira su il morale, che sprona in tempi grigi come questi, una storia che ci porterà in America. Il nostro documentario parte dalla Fenicors (così si chiama l’officina di Mario, il capomeccanico) nel cuore della Brianza in Lombardia, parte in dialetto stretto e mira a Bonneville, USA, dove tutto va su quattro ruote. I nostri, il prossimo Agosto, mentre gli italiani saranno in ferie, si vedranno impegnati a superare i 500 km/h e passare alla storia per sempre, sempre di più, perché lo sono già. Noi saremo con loro, a filmarla questa storia.


La prima volta che Gus Gus è andata a Bonneville ha battuto il record, nel minor numero di tentativi disponibili, senza nessun test su strada prima dell’arrivo negli States (in Italia non c’è spazio per farlo, si può solo simulare e fare le cose per bene per non aver sorprese). Adesso ci torna e ha molti pretendenti, perché nel frattempo la notizia dell’automobile italiana ha fatto il giro del mondo e in tanti vogliono sfidarla. Aspettano tutti il bolide italiano dal rumore atipico (per gli americani). Gus Gus urla di uno stridere di pregiati metalli, non fa la voce grossa per spaventare, tradizione italiana in materia di perfezione, esperienza e trucchi del mestiere. Ogni pezzo è riciclato, riassemblato apposta, fatta a mano gran parte della meccanica, nulla di commerciale tutto proveniente dal migliore underground di casa nostra. Vogliamo filmare quell’accelerazione, la notte prima che avvenga e un attimo dopo negli occhi del team. Vogliamo mettere a confronto i tramonti dello Utah con l’inverno brianzolo, la goliardia italiana con quella dei dirimpettai d’oltre oceano. Vogliamo raccontare che ci sono ancora queste cose e che si fanno bene come un tempo. Vogliamo parlare di ecologia, ingegno e progettazione.


Vogliamo farvi vedere Gus Gus e i suoi creatori come li conosciamo noi, a tavola, in strada,alle corse per Ciao Piaggio, sempre a parlare di motori e vita, di fisica applicata al cuore, di sfide enormi intraprese con la leggerezza con cui si mangia un hot dog. Nel periodo in cui spopola Indian con un Anthony Hopkins vecchio e duro che corre sul sale per non spegnere la fiamma della sua passione, noi ci andiamo davvero per vedere come si imprime negli occhi un record. A fare da cornice al presente e alle immagini di Bonneville del prossimo Agosto, ci sarà tanto materiale di repertorio, emozionanti immagini filmate dai protagonisti stessi, durante la loro prima gloriosa prova ed ogni tipo di scampolo della loro vita nelle automobili. Mille aneddoti vi aspettano, tra cui la storia del primo aeroplano della flotta Venezuelana capitanata da un allora giovane Chavez; si perché Mario era il costruttore di quel velivolo. Vi aspetta la 24 ore di Daytona con Fabio alla guida, Indianapolis, tutti i gran premi del mondo, dal rally alla moto gp; perché i sonori erano lì, in giro per il mondo a mettersi a disposizione per abbassare l’asticella agli avversari.